CHI SONO


Sono nato a Pescara nel 1982, mio padre era un vetraio, mio nonno un commerciante di mobili, nessuno dei miei parenti ha mai fatto il calzolaio, ed io? Come mai vi chiederete, mi sono buttato in questo settore? La risposta è semplice… Per Passione.

Già da bambino camminando per strada, il mio occhio di fronte ad una persona si posava prima sulle sue scarpe e poi su tutto il resto, col crescere la cosa si è accentuata sempre di più e non perdevo occasione, girando nei negozi di scarpe, di analizzare le calzature nei loro minimi particolari soffermandomi però per la maggior parte del tempo su quelle femminili che a mio avviso davano più spazio alla fantasia e all’arte degli stilisti.

Ai tempi delle scuole elementari quanti di voi hanno mai tinto le scarpe con i colori a tempera sporcando poi i pantaloni irreparabilmente? Chi invece ha ritoccato le parti usurate delle sneakers da tennis bianche con l’imbianchino che si usava per cancellare la penna?  Se ci ripenso mi rendo conto che nonostante le grida di mia madre, ero sempre fiero di quello che avevo fatto e probabilmente, ho sempre saputo che questa innata passione mi avrebbe accompagnato per il resto della mia vita.

Sempre molto piccolo, ricordo quando mia madre mi portava con se dal calzolaio “Calzoleria Trabucco” storica bottega nel centro di Pescara; li il Sig. Antonio, meglio conosciuto come Tonino ha sempre dato risposta alle mie innumerevoli domande di bambino (perchè questo? e invece perche quello? e quell’altro perche così e non così?) facendo accrescere ogni volta la mia voglia di sapere sempre di più. Lui rimane stupito quando per curiosità mi fa entrare nel retro bottega ed io gli passo gli attrezzi del mestiere sempre correttamente senza che lui me li avesse mai chiesti.

All’età di 13/14 anni decido di voler realizzare un paio di sandali su misura, inizio a studiare il modello, la forma della suola e l’intreccio della tomaia, vado da un rivenditore di materiali per calzolai ed acquisto il cuoio per la suola, le cintine per la tomaia, un pezzo di gomma per i tacchi e un tubo di colla. Ora fiero di me torno a casa e penso a come iniziare l’opera. Non avendo attrezzi da calzolaio sono un po’ titubante ma poi, essendo stato da sempre un amante del bricolage, spulcio tra gli attrezzi di mio padre e trovo tutto il necessario. Taglio la suola con un taglierino, la rifinisco con la smerigliatrice da banco, per i buchi sulla suola uso un trapano elettrico, tiro le cintine direttamente sul piede per ottenere la misura giusta, incollo tutto, tingo il bordo levigato usando un pennarello indelebile marrone et voilà, il gioco è fatto.

Mia madre sembra soddisfatta nel vedere il lavoro finito ma mi consiglia di andare da Tonino per farmi aiutare per il prossimo e farmi dare qualche consiglio, lui accetta ed io inizio a lavorare con i veri ferri del mestiere facendo il secondo nella sua bottega. Inizia da li il mio percorso recandomi saltuariamente nei pomeriggi dopo scuola o nel periodo estivo.

Col passar del tempo inizio ad acquistare i miei primi attrezzi, i primi materiali ed arrivo a costruirmi il mio primo banco di finissagio con tre smerigliatrici da banco a cui applico carta vetro, spazzole, fresa e pomicino; approfitto sempre per aiutare Tonino per le grandi pulizie del negozio così da poter portare a casa cose che stava per buttare ma che a me sarebbero potute servire. Mi regala poi la mia prima macchina da cucire lineare, compro su internet una vecchissima ma ben tenuta Singer 29 K 73 a braccio, La macchina più diffusa tra i calzolai. Acquisto un vecchissimo banco di finissaggio da un ottantatreenne calzolaio in pensione per sostituire la mia “invenzione” con le smerigliatrici e mi ritrovo ora con un laboratorio completo, funzionale e ben organizzato in una stanza di casa.

Nel frattempo mi sono diplomato come perito in informatica, ho frequentato per poco l’università a Roma, e per vivere ho cambiato svariati lavori tra cui fruttivendolo, grafico, magazziniere, commesso, montatore di mobili… In questo periodo non ho mai potuto prendere in considerazione l’idea di fare il calzolaio come lavoro a tempo pieno poiché nessuno sarebbe stato disposto a darmi uno stipendio; io abitavo solo ed avevo bisogno di mantenermi per cui ho “abbandonato” per un po’ la mia passione per dedicarmi ad altro ma sempre con la convinzione che nella mia vita la strada sarebbe stata quella del calzolaio.

Uno dei negozi di mobili per il quale lavoravo si trovava a Pescara nei pressi della rinomata “Calzoleria Christian”; ogni volta che ci passavo di fronte pensavo di andare a chiedere informazioni e a “rubare” qualcosa con lo sguardo ma un po’ per timore, un po’ per vergogna, un po’ per mancanza di tempo, tralascio per qualche mese fino a quando un giorno mi decido ed entro. Dopo aver parlato ed esserci tornato per parecchie volte, il Sig. Christian decide di darmi il permesso di stare li ad osservare e a iniziare a fare un po di pratica seria. Passo qualche mese nella calzoleria nei ritagli di lavoro che mi rimanevano da quello del montatore di mobili finchè col passar del tempo, viste le mie capacità, il Sig. Christian decide di prendermi a lavorare a tempo pieno con lui ed è qui che inizia la mia vita da calzolaio a tutti gli effetti.

Dopo qualche anno di esperienza e grazie ad una serie di circostanze, il 01/12/2012 apro finalmente la mia calzoleria a Sambuceto, paese dove vivo con mia moglie. Il mio sogno dopo anni è finalmente diventato realtà!!!

Una volta ho letto da qualche parte: “Dimmi che scarpe indossi e ti dirò chi sei” e vi dirò che questa frase fino ad ora non mi ha mai tradito.